Per vertigini si intende una erronea percezione di movimento dell'ambiente o di noi
stessi.
Tale sintomo, essendo
solitamente improvviso, di notevole intensità, e poiché altera i normali
rapporti spaziali del soggetto, è solitamente associato ad uno stato di grande
spavento e di vera e propria ansia.
Nella genesi dello stato di ansia non è di poca importanza il fatto che il soggetto non è in grado di
identificare la sede della sua malattia e si sente impotente di fronte all’immobilità
cui è costretto durante la crisi. Accanto alla vertigine spesso si associano
turbe neurovegetative, quali nausea, vomito, sudorazione, tachicardia, che
oltre ad essere estremamente fastidiosi sono particolarmente debilitanti.
Purtroppo le poche
conoscenze a riguardo di questo frequentissimo disturbo qual è la vertigine
portano ad allungare i tempi diagnostici e quindi terapeutici. E’ quasi la
norma vedere pazienti in ambulatorio che hanno effettuato molteplici esami
radiologici (risonanze, TAC, radiografie cervicale, doppler TSA etc.) e visite
specialistiche (ortopediche,neurologiche,otorinolaringoiatriche etc.) senza
aver mai praticato quello che è l’esame cardine ossia “l’esame vestibolare”.